
Promozione Band e di Gear?
Tempo di lettura: 5 minutiPromozione Band e di Gear: la promozione è una cosa seria.
La promozione è una cosa seria dagli albori del commercio, in quanto è la base per mostrare un prodotto prima che il cliente possa averlo provato una prima volta. La promozione ha una infinità di varianti che permettono di solleticare la gola di clienti interessati, e di clienti che non sanno di essere interessati. Alle volte anche di clienti che NON vorrebbero il prodotto ma che…dai, vediamo com’è.

Esempio di promozione diretta con Super Plexi di Formula B
Negli anni ci si è evoluti si è partiti da mostrare direttamente il prodotto a mostrare parti di esso, a mostrarlo statico, a mostrarlo durante l’utilizzo. La dimostrazione del prodotto, per noi che abbiamo vissuto tanti anni a Genova, è ben chiara: molti professionisti e molte professioniste in giro per la città, nelle ore notturne, mostrano il prodotto (o servizio) in vendita in modo molto esplicito e diretto. Direttissimo. Lampante. (si, ora stai sorridendo)
Altre aziende nel tempo hanno invece affinato meccanismi sempre più complessi fino ad arrivare a casi limite: avete mai visto una promozione di Taffo? I loro responsabili della comunicazione hanno creato un enorme trend di ironia, battute, meme, per promuovere una azienda che offre servizi funebri. Promuovere direttamente una cassa da morto o una cerimonia cantata non sarebbe stato altrettanto efficace. DECISAMENTE.
Promozione di prodotti nella musica
E nella musica? Ah, la musica vede milioni di prodotti differenti: dal disco, allo spettacolo, al DJ Set, al live, alla strumentazione. Vendere ogni oggetto e ogni servizio può essere fatto in molti modi differenti, ma oggi non scriverò un (noiosissimo) trattato di marketing (di cui tra parentesi non so praticamente nulla).
Oggi vi spiegherò di come le band “cross-promuovono” (termine oggettivamente orrendo) insieme ai produttori di “gear”. Riformulo la frase criptica precedente: vi spiego come dei musicisti e dei produttori di strumentazione per suonare possono lavorare insieme per promuovere prodotti e servizi.
Si, perchè fino a prova contraria i musicisti usano strumenti musicali e gli strumenti musicali sono usati dai musicisti. Questo assioma banale fa si che i produttori di strumenti e strumentazione varia (amplificatori, effetti, ninnoli da palco, oggetti buffi per fare cose buffe sul palco…etc) siano interessati a vendere strumenti e li facciano utilizzare a musicisti che nelle varie foto, interviste e recensioni andranno a indicare la loro “appartenenza” (endorsement) a una determinata casa produttrice tramite promozione diretta.
(“Si, anche io suono con…*azienda meravigliosa*” ricordate la scena di Manfredi in Grandi Magazzini?)
Questo fa si che alcuni musicisti siano identificati con certi marchi, vedi Petrucci con Music Man, o Steve Vai per Ibanez, o Danny per Formula B. Tali marchi in genere danno strumentazione (e a volte fior di palanche) per far sì che il musicista promuova lo strumento e che quindi per chi stima tale musicista, quello strumento diventi sinonimo di bontà o di qualità.
La promozione nell’Underground
Ecco. La promozione Band e di Gear è quindi legata. Questo discorso per i grandi è semplice, come in ogni sport, o in ogni attività di sponsorizzazione. Ma nel piccolo? Nell’UNDERGROUND a noi tanto caro?
Qui diventa più raffinato. Artisti e band underground in genere non attingono (se non raramente solo di facciata) a marchi “giganti”, la tendenza è riferirsi a aziende minori e solo all’apparenza meno blasonate. Noi in Italia abbiamo però una cosa che ci contraddistingue: un enorme “sottobosco” di aziende di strumentazione che (anche se a livelli spesso differenti tra loro) presentano qualità SUPERIORE a quella di mercato. Abbiamo quel segmento che in gergo viene chiamato Boutique. Molte aziende che incarnano l’artigianato italiano spingendosi spesso in progetti che rasentano lo stato dell’arte.
Noi, dal nostro canto, abbiamo visto la precisione maniacale degli strumenti Lorenzi Guitar, la potenza e l’originalità degli amplificatori Jad&Freer e la “riverberante” effettistica di Formula B.
L’esempio Formula B
Ed è da qui che vi racconto di come funziona IN PRATICA una collaborazione tutta italiana tra una band ligure e un produttore di effetti umbro. Quindi promozione Band e di Gear tra Roommates e Formula B.
Intanto il contesto: Formula B è una azienda di Todi(Pg) che sviluppa effetti a pedale per chitarre e bassi, tutto fatto rigorosamente a mano.
La produzione a mano fa si che ogni singolo oggetto che esce dal laboratorio sia studiato, ingegnerizzato, montato e testato in modo rigoroso. Molto più rigoroso rispetto al montaggio “automatico” delle varie aziende. I prodotti quindi sono di altissima qualità (sia nei componenti, che nell’assemblaggio che nella resa) hanno suoni caratteristici. Soprattutto sono sviluppati in modo che ci sia un contatto diretto tra musicista e azienda (sia per acquisto che per manutenzione/riparazione).
Non sono prodotti “da primo prezzo”, per ovvi motivi, sia di economia di scala che di qualità dei materiali, ma ricordiamoci che nella musica come in ogni attività umana la qualità si deve pagare.
La collaborazione Roommates – Formula B
Con Formula B collaboriamo ormai dalla seconda stagione del nostro Room120, la rassegna di brani riarrangiati in 2 minuti che ha caratterizzato il nostro 2019. Per tali registrazioni Formula B ci mandò numerosi pedali (ricordiamolo: ci spedì tutto GRATUITAMENTE, cosa che per noi liguri ha un valore immenso).
Noi scegliemmo cosa mettere e quali suoni andare ad utilizzare per il progetto.
Non tutte le aziende per un progetto del genere sia sarebbero fidate, ma si vede che siamo particolarmente simpatici (o forse garantì per noi Alessandro Barbetti – GAS Tube, elemento altrettanto determinante).
A seguito dell’utilizzo ogni azienda può proporre tre differenti scelte commerciali:
- Acquisto o restituzione (i musicisti tengono gli strumenti a cui sono interessati e restituiscono il resto)
- Acquisto o restituzione con “Artist Price” (i musicisti tengono strumenti pagandoli una cifra inferiore in base agli accordi con l’azienda)
- Acquisizione degli strumenti (in genere per artisti già “endorser” dell’azienda, in base ad accordi commerciali precedenti)
Noi, lo ammettiamo, essendo stati folgorati dal Trem Spring (di cui parlo in parecchi video tipo QUI, QUI, QUI o QUI) non solo tenemmo quello inviato ma ne chiedemmo un secondo (e la formula Artist Price fu BEN convincente).
A questo punto come inizio di collaborazione si potrebbe essere già felici. Nel nostro caso però, vista la stagione molto interessante di Room120, la successiva proposta fu direttamente da Formula B. L’idea era quella di essere promossi dal loro sito come “Artisti Formula B”.
E in questo sta la “cross-promozione” di cui si parlava prima: trovare realtà complementari interessate a mercati che coesistono. Questo può permettere ad ognuna delle due attività di prosperare anche grazie alla promozione dell’altra.
…e poi?
Il 2020 e gli anni successivi segneranno l’affermarsi di questa nuova forma di marketing. Essa vedrà il lavoro congiunto e la CONDIVISIONE a noi tanto cara come utilissima forma di promozione.

Pete e Super Plexi
Con questo articolo vi ho voluto sia spiegare come musicisti e aziende di “gear” lavorano insieme portandovi un esempio che ci ha toccati da vicino. Se volete vedere un esempio recentissimo di promozione sempre nata da collaborazioni, trovate che Formula B ha sviluppato video con Pete Thorn (che se non conoscete dovete cospargervi il capo di cenere).
Date uno sguardo e diteci nei commenti cosa ne pensate. Soprattutto ditemi se per voi promozione Band e di Gear è basilare per il VOSTRO modo di concepire la musica
Manuela
22 Luglio 2020 21:52E’ stato interessante conoscere come nascano queste collaborazioni e come alcuni partners diventino poi indispensabili per realizzare la vostra idea di musica.
Questo a conferma di quanto voi mettiate al primo posto la qualità di certi strumenti affidandovi a questi grandi artigiani del suono e degli effetti…. La qualità si deve pagare ma sicuramente ripaga anche.
Perché poi alla fine, quelle scatoline colorate con levette, pulsantini e spie (cosi le vedo io che non suono????) vi permettono di trasmettere tutte le sensazioni meravigliose che caratterizzano la vostra musica, facendovi e facendoci stare bene.????