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#LiveTechReview – Ace Of Spades – Motörhead

Tempo di lettura: 9 minuti

Le #LiveTechReview sono la base per capire che un brano è frutto di uno studio, non solo nelle note, ad esempio….

La #LiveTechReview di oggi vi mostra quello che si è fatto per arrivare ad una resa sonora credibile di un brano che in origine ha una sola chitarra e noi abbiamo ricreato con due, e senza la voce caratteristica di Lemmy.

Come sempre andiamo con ordine: qui sotto trovate la #LiveTechReview di Ace Of Spades (Motörhead, 1980), date una ascoltata, datevi una visione, poi leggete il resto.

Eccoci, al di la delle frasi contorte usate durante il video (qui vi collegheremo un Blooper succoso elaborato da Project Media Service durante le riprese) il brano come detto è per noi particolarmente importante.

Basso Lamina (LambStone Signature)

 

Anche per Ace Of Spades, come per Rain il basso utilizzato è stato un Lamina Instrument, uno strumento di “nuova concezione” concessoci dal bassista dei Lambstone.

Lamina Instrument produce strumenti che hanno una particolarità: il pezzo di arte che vedete in foto è un 4 corde con un corpo costituito da lastre di alluminio sovrapposte. Nere come la notte e un battipenna rosso come le fiamme nella notte. Che era nera. MA nessuna allusione è fatta a squadre di calcio. (non so, chiederò a Illo cosa ne pensa dei colori del suo strumento).

Il risultato è uno strumento dal suono tagliente, aggressivo, ben controllato e fresco.

Ripetendo le parole del video, ci teniamo a far notare che essendo il secondo #Room120 in cui compare un Lamina tra le nostre mani, ormai lo strumento è nostro!!

Ringraziamo quindi Illo, Lorenzo e Andrea (il bassista EX proprietario e i due artisti/artigiani) per lo splendido REGALO!!

Torniamo a noi: il suono è ovviamente di altissimo livello, PU potenti, ricchi e precisi. Come potete ascoltare (o come avete già ascoltato) la resa con il Profilo Kemper di una SVT Pro è ottimale e fornisce al brano una spinta moderna e decisa.

Stavolta si è aggiunto un effetto (incredibile) … ve ne parliamo …. qui sotto

 

Formula B – Soviet Tank

Soviet Tank

Raramente il basso  nei brani dei Roommates vede particolare effettistica (per l’elettrico, nell’acustico vedremo varie sfaccettature di suono, un po’ più complesse), ma questa volta il brano necessitava qualcosa in più.

Qui si è usato un Muff, sulle orme dello storico Big Muff Sovtek.

La linea è essenziale, il colore è militare, la descrizione che ne fa Alessandro Barbetti su GasTube è per chitarra ma rende benissimo l’idea dell’intera tavolozza di colori melodici che questo gioiello delle Steppe Russe riesce a tirare fuori.

Recensione Soviet Tank Deluxe

Come sempre vi alleghiamo la “prova in salotto” fatta da Alessandro. E’ qui, a sinistra e vi manda direttamente in casa sua.

Le differenze tra il nostro video e il suo sono parecchie, gatti a parte (cosa che crea in noi sempiterna voglia di felino).

 

Lui mostra varie sfaccettature del suono, per poter far capire al suo pubblico come poter usare nelle varie vicissitudini live e studio, noi vediamo solo una interpretazione del suono, in questo caso con:

  • LEVEL a ore 9 (scarse, anche nove meno un quarto)
  • Tone a ore 9 (scarse, comunque)
  • duty a ore 11 (circa, ora non sono scritti gli orari sull’effetto, ma guardate voi il video per il dettaglio)

Questo da un senso di fuzz abbastanza sporco ma non invasivo.

L’altra differenza che vediamo a colpo d’occhio sta nel fatto che noi abbiamo la versione BASE, mentre GasTube vede ritratta la versione DELUXE. Il suono è lo stesso, la vista ne gode di più con la versione DELUXE in quanto le finiture sono di pregio.

Qualcuno ci dirà “si, ma tanto devi vedere come suona”. NO! Qui stiamo parlando di strumentazione di altissimo livello e il godimento nell’utilizzo non si può ridurre al mero senso dell’udito!

Insomma: LE BASI! E di questo ne parleremo robustamente nelle conclusioni.

Lorenzi Guitar (Gold e White)

Per chi ci segue con attenzione, Lorenzi Guitar è diventato un marchio che caratterizza a molti livelli differenti il nostro suono. Lavorare con Lorenzi è una esperienza notevole in quanto unisce professionalità e disponibilità pazzesche. Si, potrà sembrare una esagerazione ma stiamo parlando di strumenti “Fender-Like” che non fanno rimpiangere assolutamente i lavori meglio riusciti di “Casa Fender”

Perdersi ore nella descrizione non è però il nostro scopo attuale, come parlare delle chitarre relic che Lorenzi sforna a intervalli regolari o delle altre chitarre favolose che gente del calibro di Sambora, o per restare in ambito nazionale possiamo citare Claudio Cinquegrana (New Trolls) e Roberta Raschellà. 

(Date una occhiata agli artisti direttamente cliccando l’immagine)

Per questo brano, come per molti altri, entrambi i chitarristi sono armati, quindi, di Lorenzi.

Danny ha usato la White, chitarra che usa in molti altri brani e potete vedere in numerose registrazioni di Room120. È stata forgiata sulle orme di una Strato, monta delle 010 Daddario, dei PU custom(segreti).

Lorenzi – White

 

 

Lorenzi – Gold (Sambora)

MrBreeze invece usa una chicca(che riporto qui in foto: La Gold, una raffinatissima strato glitterata oro, con stelline al posto dei dot. Monta PU custom(ancora più segreti di quelli segreti della White) e corde 010 Daddario.

 

 

 

Fire Dirt – Nabla

Passiamo ora agli effetti. Inizio con Mr Breeze, che dopo la Lorenzi Gold ha collegato (con un cavo…di cui ora non ricordo la marca, Reference? Klotz? Proel? SaldatoAlVoloInStudio?) un Fire Dirt di Nabla.

Nabla – Fire Dirt

Questo pedale compare non per la prima volta tra i suoni di Mr Breeze, è un fuzz/overdrive, caldo come il fuoco e decisamente presente. Nella sua recensione su GasTube Alessandro Barbetti ce lo presenta come estremamente versatile, dai Cream allo Stoner, dal Rock Blues al Metal.

Noi lo abbiamo usato in maniera non metallara, tutti controlli si avvicinano a ore 12, con un po’ di Tono in più e levando un po’ di Drive.

Questo ha permesso di avere un timbro molto drive, pur usando sulla testata (Una Glam da 50W di Jam&Freer, il fiore della Boutique tricolore) solo il canale Clean (ricordiamo che quella testata ha 4 canali in poco spazio, e una potenza (50W) EFFETTIVA, tanto ruggente quanto limitabile col master.

Recensione Nabla Fire Dirt

Insomma abbiamo inanellato una serie di meraviglie: una Lorenzi Gold che veicola il suo segnale su un Fire Dirt di Nabla che ci da quel Drive, quella precisione di drive, per entrare in un canale Clean di una testa da 50W VERI.

In sintesi è stata una operazione che ci ha portato un suono ben più che soddisfacente. Potete sentirlo con le vostre orecchie.

In caso voleste sentire il Fire Dirt da solo, vi lasciamo il video nel Salotto di Gas Tube.

 

 

Trem Spring – Formula B

Tocca a Danny. Mi farebbe piacere descrivere ancora, e ancora il Trem Spring di Formula B, pedale usato e strausato per il suo Riverbero di livello difficile da replicare e al contempo con un tremolo meno semplice da domare (per il nostro genere) ma di una incisività sbalorditiva.

Mi piacerebbe, ma essendo il pedale più utilizzato (praticamente lo tiene con sé anche per dormire), preferisco mettervi i rimandi a dove ve ne ho già parlato, giusto per non sprecare tempo.

#LiveTechReview Rain per Trem Spring

L’effetto non ha bisogno di tantissime parole, anzi, se doveste capitar sul sito del produttore (Formula B , o se passate in Umbria a Todi, chiedete uno sconticino, dite che vi mandano I Roommates) controllate come averlo in poco. Vale la pena.

Dophix – Lussuria

Anche per Lussuria il discorso prende da altri video in cui abbiamo utilizzato questa opera d’arte. 

L’effetto in questione è in metallo, è molto grezzo nella linea semplice e reca i tratti distintivi di Dophix:

  • il giglio stampigliato
  • i pot trasparenti (per ovvi motivi)
  • il led laterale (perchè si. Semplicemente si)

E’ stato usato come Overdrive permettendo alla Glam (sempre testata di Jad&Freer, sempre 50w, come quella di MrBreeze) di lavorare sul pulito. I suoni che sentite quindi, hanno una base simile sull’amplificatore, chitarre differenti ma dello stesso costruttore, questo ci dice che la differenza di timbro marcata ce la danno i quattro effetti usati.

Molto interessante.

Formula B – Over Boost

L’ultimo artefatto di questa #LiveTechReview è l’Over Boost di Formula B

E’ uno strumento particolare per il suono, in quanto se tenuto flat, influisce relativamente poco sul suono.

Danny l’ha usato con le sole Basse MOLTO accentuate (ore 3, circa) per poter avere una cremosità e un corpo difficilmente ottenibili sono con l’equalizzazione. Si, perché avere enfatizzato le basse non comporta solo una equalizzazione più marcata, ma un lavoro di….di… “Riempimento” che rende il suono della chitarra molto più massiccio.

Recensione Formula B Over Boost

Nella recensione che trovate su GasTube, oltre a mostrare cosa può fare un effetto del genere, in tutto il suo range di azione possibile, vedrete che il buon Alessandro Barbetti IMPONE di usarlo sempre acceso.

Questo ci stupì quando guardammo la recensione prima di ricevere il giocattolo da Formula B. Quando invece avemmo tale scatoletta arancione (sempre in versione NON Deluxe, costa un po’ meno, ma in questo caso ci piace di più, a differenza del Soviet Tank), notammo che fornisce un colore e una pienezza al suono che non si è disposti a sacrificare disattivandolo.

E’ bello. Molto. Fatevene una ragione

 

Conclusioni

Anche questa #LiveTechReview volge al termine, vi chiediamo in caso aveste piacere, di commentare questo nostro ennesimo sforzo volto a far uscire dalle sale prove tutto quel lavoro di ricerca e di amore nei confronti del suono stesso.

Ringrazio come sempre Illo, il bassista dei LambStone, proprietario del diavolo nero e rosso appena descritto, in quanto persona a noi cara (di una band a noi cara) che ci ha appoggiato in questo lungo progetto di Room120.

Oltre a ringraziare Formula B, Nabla e Dophix (in ordine casuale), vorremmo spendere un paio di parole sui costi e sui prezzi:

Gli effetti che stiamo mostrando nelle #LiveTechReview NON sono abbordabili, raramente scendono molto al di sotto dei 200 euro. Così come d’altra parte può capitare che salgano anche a 250 euro o più per alcuni oggetti maggiormente complessi.

Questo non deve stupire o scoraggiare, in quanto si sa che sul mercato sono presenti molti effetti di marche molto famose che vendono effetti simili a prezzi molto più contenuti.

La differenza, e ci teniamo molto a farla notare, sta nella cura maniacale che le tre aziende sopracitate mettono nella progettazione, nella scelta dei materiali e nella produzione. Tutto quello che noi stiamo provando, usando, promuovendo (e potrei alludere anche a Jad&Freer per gli amplificatori e a Lorenzi Guitar e Lamina Instruments per chitarre e bassi) è in quel segmento di mercato chiamato “Made in Italy”.

Tutte le aziende con cui collaboriamo sono vanto e gioia per chiunque suoni in Italia e non solo, in quanto i prodotti sono NETTAMENTE superiori ai loro concorrenti sul mercato. I materiali sono oltre la prima scelta e lo studio che è alle spalle non si limita alla copia di qualcosa di esistente, ma è un costante migliorare. Sono lo Stato dell’Arte di quello che riguarda il Boutique in Italia. Questo ha ovviamente dei costi, e si riflettono su ciò che possiamo vedere.

Ma, e qui viene il bello, noi suoniamo per stare bene. Tutti noi suoniamo per avere delle sensazioni meravigliose da quello che è una nostra passione, un hobby o addirittura una ragione di vita.

Perchè non farlo al meglio?

E con questa  domanda la #LiveTechReview volge al termine. Vi abbiamo mostrato ciò che ci permette di ottenere i suoni che potete ascoltare nella nostra versione di Ace Of Spades, e come possiamo andare a renderla con il nostro sound.

Il progetto Room120 continua e continuerà ancora fino alla fine del 2019 con la necessità di condividere quello che di bello ha la nostra musica.

In caso aveste domande, accorgimenti, complimenti, critiche, voglia di offrirci da bere…scrivetelo nei commenti

Comments: 6

  • Marco Oreggia
    Rispondi 24 Ottobre 2019 09:10

    🙂

  • Laura
    Rispondi 24 Ottobre 2019 09:42

    Ciao, non ho accorgimenti, ho tanti complimenti da fare, critiche…vi si sente troppo poco; offrire da bere quando volete e infine una domanda ce l’ho: perché se accedo al sito dal PC o dal telefono la foto nella home è diversa? tra l’altro dal telefono è figherrima….
    baci

    • Marco Oreggia
      Rispondi 24 Ottobre 2019 10:44

      Il sito è ottimizzato sia per la versione Mobile che per la versione Desktop. Lo schermo di un pc è generalmente orizzontale, mentre quello di un telefono è verticale, è quindi necessario avere foto per ogni dispositivo, in modo che la visualizzazione sia al meglio.

      La foto “verticale” è nuova e fumosa….serve per spoilerare qualcosa? Chissà

      • Laura
        Rispondi 24 Ottobre 2019 14:17

        wow…la curiosità aumenta! cmq è davvero bella…saranno i soggetti 😉

  • Niki
    Rispondi 24 Ottobre 2019 10:10

    Va beh dai, anche se vi si è bloccato il bassista continuate a spaccare!! ????

  • Manuela
    Rispondi 24 Ottobre 2019 15:58

    Anche questa LiveTeckReview, come le altre, è molto curata e attenta ai particolari. Sebbene non sia facile, ovviamente per chi non suona, comprendere del tutto la terminologia tecnica che raccontate, è sempre molto interessante e bello vedere quanto lavoro e studio stanno dietro alla preparazione e alla riuscita di ogni pezzo che proponete, perchè niente è lasciato al caso. Ancora una volta a dimostrazione della passione che mettete nelle vostre versioni di pezzi così imponenti e graffianti.
    Ciao!

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