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Pyro

Tempo di lettura: 2 minuti

18 Dicembre. Pyro. Ok, non è qualcosa a cui vi abbiamo abituato….

…..intanto ascolta qui.

Ma… dicevamo: è l’anniversario dell’uscita di Pyro, e dal 18 Dicembre 2010 sono passati già molti, forse troppi anni. Forse più di quanti se ne possa immaginare, visto che a noi sembra che la settimana scorsa sia uscito Smash degli Offspring (aprile 1994, NdRoommate).

No. Non questo Wilson

Si, perchè il tempo passa in maniera inesorabile (“e non gli frega niente” cit. Pau), scorre rapido, lo hanno cantato tutti come tale dal “Tempus Fugit” di Virgilio all’ “…after a while you realize time flies” di Steven Wilson. Certo, sto mischiando il Maestro con Wilson (no, non il Wilson della foto) e poco fa ho citato addirittura Holland, ma non fuggiamo dal concetto: il tempo che intercorre tra la nostra registrazione di Pyro ed oggi è volato, ci ha visti in quella che era la nostra formazione “iniziale”, prima dell’arrivo di Alessio che ha alzato la pressione sonora, aumentato i bpm e fatto un’altra serie di cose che limiterebbero la leggibilità del blog intero.

Il Brano & La Band

Quei Bravi Ragazzi

Oggi parlo del brano e della band insieme in quanto, essendo la nostra una registrazione “pre Room120” preferisco lasciare lo spazio alla musica (che già se l’avete ascoltata tutta è durata un sacco).

La band ha una particolarità: sono sempre con la stessa formazione, tre fratelli e un cugino, stesso cognome. Sempre gli stessi dal ’99, quindi hanno superato le due decadi con sette dischi, una VALANGA di singoli e una infinità di live.

Che fanno? Saltellano tra il Southern e l’Alternative (questa l’ho già sentita), vincendo con tale genere 9 dischi di platino, vendendo 21 milioni di dischi e 38 milioni di singoli.

Vi basta? Stavolta fatevela bastare

La nostra versione

Stravolgiamo la situazione, stravolgiamo ciò a cui voi siete abituati e a cui vi abbiamo abituato: qui si suona in acustico, qui si suona con 2 chitarre acustiche (Grazie Mamma Maton e pure Grazie Yamaha) e il Lorenzi Vintage ’63 PRIMA della R che lo contraddistingue.

Il brano è interamente suonato (non è accorciato e sferruzzato come i tipici brani di Room120, condensati in 120 secondi per rendere e incastrarsi nell’Attention Span tipico di YouTube) e cantato da Danny come voce principale e dagli altri due come cori.

Suona in maniera molto diversa da come i Kings Of Leon l’hanno pensato, ma … questo è il bello degli arrangiamenti.

 

E a voi piace? Scriveteci il motivo della vostra risposta!

 

Comments: 2

  • Laura
    Rispondi 18 Dicembre 2019 08:08

  • Manuela
    Rispondi 19 Dicembre 2019 15:23

    “Pyro” è uno dei miei pezzi preferiti tra quelli dei K.O.L.. E adoro il vostro arrangiamento acustico, che scalda il cuore e invoglia a riascoltarlo più volte di seguito. La voce suadente di Danny e i vocals indispensabili di Marco e Davide si fondono perfettamente con il suono dolce ma incisivo delle chitarre e del basso. Bello, molto. Come sarebbe bello che ogni vostro pezzo su YouTube fosse della durata reale, a dispetto dell’ Attention Span…

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