Essere romantici, essendo Dave Grohl
Tempo di lettura: 5 minutiL’Amore è una cosa seria, ma difficile. Il disastro è non essere voluti, corrisposti.
Grohl, con la sua dolcezza e la sua potenza ci spiega in dettaglio il motivo.
14 Gennaio 1969 – Nasceva questo personaggio: Dave Grohl. Lo conosciamo e lo abbiamo già conosciuto perchè prima, fino alla morte di quel genio malinconico che è stato Kurt Cobain, suonava con i Nirvana.
Oggi vi voglio parlare, visto che è il suo compleanno, solo di Dave Grohl. Lui è parte dei Foo Fighters, ha fondato i Probot, era il batterista storico dei Nirvana, ha collaborato a lungo con i Queens of the Stone Age.
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Dicevamo: Grohl ha fatto tutto quello scritto nell’ALTRO ARTICOLO, oggi mi soffermo (per vari motivi) al fatto che sia stato ed è un fottutissimo inguaribile romantico. E sull’amore ha fatto e scritto di tutto, sia amore per la (le) moglie (mogli) che per l’amore verso altri. Qualche esempio?
- big me
- Everlong
- For All The cows
- my hero (amore per kurt)
- All my life
- Walking after You
- The One
- February Stars

Jordyn e Dave
Insomma, tantissimi brani che sono e non sono, possono e non possono essere d’amore. Ma soprattutto: come è andata la vita sentimentale di Dave?
Beh, che dire, a parte cottarelle di cui non vuole sapere nulla nessuno, arriviamo al 1994, in cui dà due svolte alla sua vita:
si sposa con Jennifer Leigh Youngblood e chiude l’esperienza coi Nirvana alla morte in aprile di Cobain. Poi sposa Jordyn Blum e da lei ha tre figlie, per le quali esprime in ogni intervista un amore gigante e incondizionato.
Ma torniamo al matrimonio con Jennifer, iniziato nel ’94 e finito nel ’97. Cosa collega tale matrimonio al brano di oggi? Ve lo spiego tra poco.
Everlong – Ispirazione e Amore
Dicevamo … di Grohl che si sposa nel ’94, poi Kurt fa quello che fa e nel ’97 la bella Jennifer interrompe il matrimonio.

Grohl – Pettinato a modo
Il 1997 questo disintegra il giusto il povero Dave, che però di ritorno a casa (non sua, ma son dettagli) scrive di getto il testo di questo amore, di questo ideale non corrisposto. E’ un momento difficile, probabilmente difficile come molti di noi hanno provato nella loro vita. Si sta cercando di fare crescere qualcosa di nuovo, si sta cercando di uscire da qualcosa di complicato, o forse di duro o difficile e … e di colpo arriva l’ISPIRAZIONE.
L’ispirazione arriva, alle volte come un sussurro, alle volte come una sberla al volto, ma arriva.
E’ qualcosa di inaspettato, qualcosa di non richiesto, di non richiesto come innamorarsi di qualcuno.
Ed Everlong arriva così anche nel disco, arriva un accordo bisbigliato, appoggiato. Arriva insieme a una strofa dolce, un saluto, un “ti aspetto da sempre”, che è la frase che ci si aspetta quando arriva l’amore, o l’ispirazione.
Da qui è un insieme di schiaffi e passione, un insieme di sentimenti e energia. Everlong ci da quello che vorremmo ricevere da una persona cara, ci da quello che vorremmo ricevere da uno sconosciuto che per un istante tiene a noi. Ci da. Perché è bello ricevere. No?
Qui abbiamo una delle tematiche più classiche della musica dell’arte, della vita. Abbiamo il sentimento che lega e che può legare a qualcuno. Mi capite? Mi riuscite a capire?
Avete presente quando qualcuno vi arriva vicino, un passo alla volta?
Avete presente quando qualcuno vi è vicino, magari inconsapevolmente, e inizia a costituire la base dei vostri pensieri, la base di ciò che sviluppa la vostra fantasia, la vostra ispirazione e la vostra progettualità?
Ecco, ora avete solo tre strade possibili, tre futuri possibili: potete fare come Tenco (o come una valanga di autori malinconici e tristi) che scrive di qualcosa che poi finisce, o è finito. E’ l’ispirazione più grande che nasce dalla sofferenza per non poter riversare su altri il proprio sentimento. E’ legata spesso alla dualità che vede l’essere umano non potere avere ciò che desidera (fottutissimo Karma) o desiderare ciò che non può avere (Sindrome di JD in Scrubs). In entrambi i casi, si rischia di ricadere nel lamento.

Disco a caso, ma c’è il CUORE :p
Oppure potete continuare a lottare e scrivere qualcosa (proprio come Everlong) che si muove per costruire qualcosa nella SPERANZA che il futuro possa essere dalla nostra parte.
Oppure, dopo una dura e lunga lotta (spesso contro se stessi, e non solo) arrivare al coronare un sogno (che frase smielata: riformulo), arrivare a far si che i propri sforzi vengano ricompensati. Una cosa molto “paradisiaca”, quasi dantesca, che in fin dei conti in questa trattazione non ci interessa tanto, perché le persone felici non stanno simpatiche a nessuno. A Nessuno.
La versione Room120
Questa versione è suonata in elettrico, l’intro che Grohl bisbiglia (di cui abbiamo parlato prima) è stata riportata in maniera fedele, e così la prima strofa. Cercando di dare sonorità differenti, non volendo salire sul piedistallo della ricerca degli stessi suoni il risultato è più sgranato, un po’ più grezzo. Il bridge e la seconda strofa vengono proposte con lo stesso stampo, discostandosi dalla versione originale di quel tanto che basta per poter dire “ecco, abbiamo scelto questa strada”. Il brano esplode nel primo e unico ritornello, per passare alla conclusione di ripresa dell’intro, dolce e appassionante come abbiamo descritto quando abbiamo parlato del brano.
Il brano è forse la sintesi perfetta di Room120, il progetto prevede brani riassunti di 120 secondi e questo brano dura ESATTAMENTE 120 secondi dall’attacco del primo accordo al decadimento dell’ultima coda. PERFETTO.
E la sintesi è stata piuttosto convincente.
O no?
Chiudo con una citazione di Grohl, ditemi cosa ne pensate.
“Questa canzone parla di una ragazza di cui mi sono innamorato, e descrive un legame che non si limita all’amore fisico e spirituale, ma che comprende anche la musica, la sintonia che si stabilisce quando si canta assieme.” D. Grohl
Laura
12 Gennaio 2020 14:34E niente…più lo rileggo e più mi piace…e allora magari lo rileggo un’altra volta o forse due,tre..va beh un po’di volte ????????????
Manuela
13 Gennaio 2020 10:13Per rispondere alla vostra domanda se la versione Room120 di Everlong sia convincente, ripetendomi (ma come non poterlo fare quando si ha a che fare con voi??) dico “grandiosamente convincente”.
Un brano bellissimo che, alternando la dolcezza del sussurro e la potenza della voce e degli strumenti che crescono, esprime quel sentimento struggente e a volte devastante che è la delusione per non essere più amati o corrisposti, uno stato che può portare sconforto, a isolarsi, a perdere qualsiasi interesse, a convincersi che non potrai mai più provare quella sintonia fisica e mentale, quella condivisione di passioni tra cui ci può essere, ed è il massimo se c’è, la musica, quelle canzoni, quelle band da cantare, ascoltare e vivere insieme.
La storia di come è nata Everlong ci ricorda, per fortuna, che anche uno strafigo come Dave Grohl non è stato esente dalle delusioni d’amore (ma è possibile?!); però lui scrive per esorcizzare quell’ amerezza e quel disincanto, e regala a tutti questo pezzo, ritrovando un po’ di conforto e quella luce che può illuminare di nuovo il cammino che si è oscurato (ops, ma sto citando LIGHT, ah ah ah!) ridando speranza.
Grazie e che sia un compleanno davvero rock, Dave!